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Pensioni all’Estero: Niente Perequazione 2025

pensioni estero 2025

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La Legge di Bilancio 2025 introduce, in via eccezionale, la sospensione della rivalutazione automatica delle pensioni.


Storicamente, la rivalutazione automatica delle pensioni rappresenta un meccanismo fondamentale per proteggere il potere d'acquisto dei pensionati dall'inflazione.


Tuttavia, questa sospensione appare come un accanimento mirato ai pensionati residenti all'estero, una categoria già esclusa da altre misure di tutela sociale.


La decisione appare ancora più singolare considerando che negli anni precedenti, durante periodi economici difficili, la rivalutazione è sempre stata mantenuta almeno parzialmente per tutti i pensionati italiani residenti all'estero che percepiscono trattamenti superiori al minimo INPS.


Di conseguenza, per l'anno 2025, questi pensionati non beneficeranno dell'adeguamento all'inflazione previsto per le pensioni, a differenza dei pensionati residenti in Italia, per i quali la rivalutazione automatica continuerà a essere applicata, seppur con criteri differenziati in base alle fasce di reddito.


Questo crea un divario significativo, soprattutto considerando che l'inflazione stimata per il 2025 potrebbe superare il 2%, erodendo ulteriormente il potere d'acquisto di chi risiede all'estero, spesso in paesi con costi della vita più elevati rispetto alla media italiana. previsto per le pensioni.


L'unica eccezione riguarda i pensionati con trattamenti inferiori al minimo INPS: in questi casi, la rivalutazione sarà comunque applicata, ma solo fino al raggiungimento del limite maggiorato previsto dalla normativa.


Secondo gli ultimi dati aggiornati, questa misura coinvolgerà circa 60.746 pensionati residenti all'estero (su un totale di oltre 310.000) che percepiscono assegni superiori al minimo.

Pensioni estero 2025

Un risparmio ridicolo

Il governo ha giustificato la scelta con la necessità di contenere la spesa pubblica (8 milioni di euro - ridicoli) e mantenere gli impegni di bilancio fissati dall'UE.


Tuttavia, questa decisione ha suscitato aspre critiche da parte delle associazioni dei pensionati, che denunciano una penalizzazione per coloro che risiedono in paesi con un alto costo della vita.


Pensionati Ex INPDAP traditi due volte

Un ulteriore motivo di disparità riguarda i pensionati ex INPDAP residenti all'estero, che continuano a pagare le tasse in Italia perché il loro reddito pensionistico è considerato di fonte italiana.

Pensioni Ex INPDAP 2025

Nonostante questa contribuzione fiscale, essi non beneficeranno della rivalutazione della pensione, a differenza dei residenti in patria, il che rappresenta un'ulteriore ingiustizia e un paradosso evidente nel sistema previdenziale italiano, continuando a pagare le tasse in Italia ma che saranno esclusi da questa perequazione, benché irrisoria.


Questi pensionati vedono così rafforzarsi una sensazione di abbandono e disuguaglianza rispetto a chi risiede in Italia.


In paesi come la Spagna o il Portogallo, due mete particolarmente popolari tra i pensionati italiani, l’aumento dei prezzi negli ultimi anni ha già avuto un impatto tangibile sulle spese di base, come la sanità, gli affitti e i beni di consumo quotidiano.


Dubbi di costituzionalità

Gli emendamenti presentati nella Legge di Bilancio 2025 per bloccare l'Art. 27 sono stati dichiarati inammissibili dalla Corte Costituzionale.

Art 3 costituzione

Tale decisione, a parere di molti appare in contrasto con il principio costituzionale di uguaglianza sancito dall'Art. 3 della Costituzione Italiana, secondo cui tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge e godono degli stessi diritti.


La sospensione della rivalutazione delle pensioni per una specifica categoria, come i pensionati ex INPDAP che continuano a pagare IRPEF e Addizionali in Italia poiché il loro reddito è considerato di fonte italiana, è percepita come una doppia discriminazione e non in linea con i principi fondamentali di equità e giustizia sociale.


Un risparmio ridicolo

Il risparmio complessivo derivante dalla misura si aggira intorno a 8 milioni di euro, una cifra che avrebbe potuto essere recuperata attraverso altre misure alternative.


Ad esempio, il governo avrebbe potuto puntare su una maggiore lotta all'evasione fiscale, che continua a rappresentare una delle principali perdite per lo Stato, o su un taglio delle spese non essenziali in altri settori meno critici per il benessere dei cittadini.


Altre soluzioni avrebbero potuto includere l'introduzione di una tassazione più equa per i redditi elevati o la revisione delle agevolazioni fiscali destinate a grandi aziende e multinazionali.


Va sottolineato che 8 milioni di euro rappresentano una cifra del tutto insignificante nel contesto di un bilancio statale che supera centinaia di miliardi, rendendo questa misura non solo poco efficace, ma anche percepita come umiliante dai pensionati coinvolti, che si sentono abbandonati da uno Stato che prima li ha costretti (nella stragrande maggioranza dei casi) ad andarsene e poi li penalizza ulteriormente con un trattamento tanto ingiusto quanto irrisorio.


Pensioni estere: una soluzione di giustizia sociale

Se lo Stato volesse essere davvero equo e giusto, dovrebbe riconoscere che la rivalutazione delle pensioni basata sull'inflazione del paese di residenza è l'unica soluzione che rispetta i principi costituzionali di uguaglianza e giustizia sociale.

Pensioni all'estero

Ogni pensionato residente all'estero affronta costi della vita diversi, spesso significativamente superiori a quelli italiani, e ignorare questa realtà equivale a un deliberato atto di ingiustizia.


La misura attuale non solo appare iniqua, ma sembra configurarsi come un vero e proprio "accanimento terapeutico" nei confronti di una classe sociale già fragile e vulnerabile, che viene colpita con fredda indifferenza da decisioni che non tengono conto della loro dignità e delle loro esigenze reali.

 

In conclusione, spero sinceramente che il post sul "Pensioni all’Estero: Niente Perequazione 2025" ti sia piaciuto e che tu lo abbia trovato esaustivo e interessante.


Dedico molta passione e tempo per creare contenuti completi, pensati appositamente per soddisfare la curiosità dei miei lettori.


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