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L'illusione delle Canarie: la trappola degli affitti.

Gli affitti alle Canarie sono una "missione impossibile".


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Trasferirsi alle Canarie per vivere e lavorare è il sogno di molti, attratti dal clima mite e dalla promessa di una vita più semplice e rilassata. Tuttavia, per chi cerca di stabilirsi nell'arcipelago, soprattutto da solo, la realtà è ben diversa.


Quella che poteva sembrare una meta accessibile e conveniente si sta rivelando, per molti, una sfida quasi insormontabile. I costi degli alloggi, la concorrenza per le case e gli stipendi spesso non all'altezza, rendono il sogno di una vita indipendente, soprattutto per gli italiani e altri stranieri, una vera e propria odissea.


La condivisione: l'unica via per l'indipendenza.

Il costo della vita alle Canarie, sebbene relativamente inferiore a quello di molte grandi città europee, nasconde delle insidie.


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Se da un lato i prezzi dei beni di consumo, trasporti e servizi possono sembrare accessibili, il costo dell'affitto ha raggiunto livelli preoccupanti. Per un italiano o per chi si trasferisce all'estero, trovare un alloggio a prezzi ragionevoli, specialmente nelle zone turistiche o nelle principali città come Las Palmas de Gran Canaria e Santa Cruz de Tenerife, è diventato un compito arduo.


L'affitto di una stanza in un appartamento condiviso può variare dai 400 euro in su, e può arrivare facilmente a cifre ben più alte. Questo rappresenta almeno il 30% dello stipendio medio, ma in molti casi la percentuale può arrivare anche al 50% o oltre.

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Per molte persone, vivere da soli è economicamente impossibile. La condivisione diventa quindi l'unica opzione realistica per chi vuole stabilirsi alle Canarie e mantenere un certo livello di indipendenza, senza gravare interamente sul proprio reddito.


In molti scelgono di trasferirsi con un partner o di condividere un appartamento con amici o sconosciuti per dividere le spese e alleviare il peso finanziario.


Il calvario della ricerca di un alloggio.

Trovare un alloggio alle Canarie è una sfida non solo per i giovani locali, ma anche per chi arriva per lavoro, attratto dalle opportunità offerte dall'industria turistica e da altri settori emergenti.

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L'offerta di alloggi è scarsa e di qualità spesso discutibile. Le poche case disponibili a prezzi moderati si trovano in quartieri lontani dal centro o in condizioni poco attraenti. La competizione è alta, specialmente nelle stagioni turistiche, quando gli affitti a breve termine per i turisti prevalgono su quelli a lungo termine per i residenti.


In molte località turistiche, il prezzo di affitto di un appartamento supera facilmente i 1.000 euro, rendendo la vita indipendente un lusso riservato a pochi.


Non è raro che anche persone con stipendi superiori alla media, intorno ai 1.600-1.800 euro, si trovino in difficoltà nel trovare un alloggio adeguato senza dover sacrificare gran parte del proprio reddito.


Un paradosso economico: gli stipendi "alti" che non bastano.

Nonostante gli stipendi che variano tra i 1.600 e i 1.800 euro possano sembrare adeguati rispetto agli standard locali, essi molto spesso, non sono sufficienti per coprire i costi di un affitto dignitoso. Questo problema è aggravato nelle aree turistiche e nelle città principali, dove i canoni di locazione tendono a essere particolarmente elevati, spingendo molti lavoratori a vivere una realtà economica precaria.


A proposito leggi il mio articolo Vivere in un camper la “nuova normalità” alle Canarie pubblicato su "leggo Tenerife"


La solvibilità economica - Il principio del 40%.

La regola generale suggerisce che l'importo totale dell'affitto annuale non dovrebbe superare il 40% del reddito annuo netto dell'inquilino. Questo significa che se guadagni 24.000€ all'anno, idealmente non dovresti spendere più di 9.600€ all'anno in affitto (ovvero 800€ al mese).


Perché è importante rispettare questa regola?

  • Stabilità economica: Assicura che l'inquilino possa far fronte al pagamento dell'affitto senza compromettere eccessivamente il proprio tenore di vita.

  • Prevenzione di morosità: Riduce il rischio che l'inquilino non riesca a pagare l'affitto, causando problemi sia al locatore che all'inquilino stesso.

  • Bilancio familiare: Consente all'inquilino di destinare una parte del proprio reddito ad altre spese importanti come cibo, utenze, trasporti e risparmio.


Il ruolo delle buste paga.

Le buste paga sono uno strumento fondamentale per verificare il reddito di un potenziale inquilino. Analizzando le ultime buste paga, il proprietario o l'agenzia immobiliare possono:

  • Verificare l'importo netto mensile: Questo è il dato più importante, in quanto rappresenta il reddito effettivamente disponibile dopo le ritenute fiscali e contributive.

  • Valutare la stabilità lavorativa: L'analisi delle buste paga può fornire indicazioni sulla durata del rapporto di lavoro e sulla regolarità dei pagamenti.


Perché le buste paga sono richieste prima di firmare il contratto?

  • Tutela del locatore: Permette di selezionare inquilini affidabili e solvibili, riducendo il rischio di morosità.

  • Trasparenza: Garantisce che entrambe le parti abbiano una visione chiara della situazione finanziaria dell'inquilino.

  • Adeguatezza del canone: Assicura che l'importo dell'affitto sia congruo con le capacità economiche dell'inquilino.


Cosa succede se il reddito non è sufficiente?

Se il reddito dell'inquilino non rispetta il principio del 40%, il proprietario potrebbe:

  • Rifiutare la richiesta di affitto: Se ritiene che l'inquilino non sia in grado di far fronte al pagamento.

  • Richiedere garanzie aggiuntive: Ad esempio, un garante con un reddito adeguato o una cauzione più alta.

  • Proporre un contratto con durata inferiore: In modo da valutare la solvibilità dell'inquilino in un periodo più breve.


Di conseguenza, la combinazione di affitti elevati e le stringenti condizioni di solvibilità crea una sorta di paradosso: redditi che sulla carta dovrebbero garantire una buona qualità della vita non sono sufficienti a coprire i bisogni abitativi di base.


La condivisione come ancora di salvezza per l'indipendenza.

L'elevato costo degli immobili costringe molte persone a vivere in condizioni di precarietà abitativa, dove la scelta di una casa non è guidata dal comfort o dalla vicinanza ai servizi, ma dalla necessità di risparmiare il più possibile.


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Condividere una stanza diventa una soluzione obbligata per chi desidera evitare lunghi spostamenti per raggiungere il lavoro o per chi non può permettersi le spese legate all'auto, come il carburante, l'assicurazione, la manutenzione e il parcheggio.


Il caso di Raquel Galacho: una storia comune

Raquel Galacho, insegnante di disegno in un liceo di Las Palmas de Gran Canaria, è solo una delle tante persone che lottano quotidianamente per trovare una sistemazione abitativa accettabile.


Come riportato in un articolo di Canarias 7👇

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Raquel spende 350 euro al mese per affittare una stanza in un appartamento condiviso. La sua coinquilina paga 450 euro per una stanza più grande nello stesso appartamento, situato in un vecchio edificio senza ascensore e con un cortile in pessime condizioni.


La ricerca di un appartamento adeguato è stata un'esperienza frustrante per Raquel, che ha dovuto affrontare numerose difficoltà prima di trovare questa sistemazione.


Eppure, anche il risultato finale è ben lontano dall'essere soddisfacente. La qualità degli appartamenti disponibili a prezzi accessibili lascia spesso a desiderare, e le persone sono costrette ad accontentarsi di soluzioni temporanee o insoddisfacenti.


Una lotta continua per un alloggio dignitoso.

Raquel sottolinea che in molte zone di Las Palmas de Gran Canaria gli affitti non scendono sotto i 1.000 euro, una cifra proibitiva per il canario medio. Anche nelle aree periferiche o in località meno conosciute, trovare un alloggio a un prezzo ragionevole è un'impresa difficile.


In alcune aree, come Vega de San Mateo, è possibile vivere in autonomia, ma le condizioni climatiche più fredde e la mancanza di servizi adeguati rendono queste soluzioni meno attraenti per chi cerca un equilibrio tra vita lavorativa e personale.


La concorrenza con i turisti e gli stranieri.

Un altro ostacolo alla ricerca di un alloggio è rappresentato dall'arrivo massiccio di turisti e stranieri, che aumentano la domanda di case e spingono i prezzi verso l'alto.


Raquel racconta che, a partire da ottobre, quando la stagione turistica entra nel vivo, trovare un appartamento diventa "quasi impossibile". Gli stranieri, spesso disposti a pagare cifre più alte rispetto ai locali, monopolizzano le poche offerte disponibili.


Le stanze che rimangono sono spesso in pessime condizioni, e chi cerca casa deve stare attento alle truffe, che purtroppo sono frequenti.


Per molte persone, l’idea di vivere da sole è una fantasia irrealizzabile.

Affittare un appartamento, infatti, significa spesso dover spendere più della metà dello stipendio per una casa che, alla fine, non sarà mai di proprietà. L’unica soluzione sembra essere la condivisione degli spazi o il compromesso di trasferirsi in zone meno centrali e meno servite, con tutti i disagi che ne conseguono: minor comfort in cambio di una maggiore sostenibilità economica.


In questo contesto, le Canarie risultano inaccessibili per molte persone con redditi bassi, che sono automaticamente escluse da questa possibilità.


È fondamentale, prima di fare il grande passo, informarsi adeguatamente sul mercato immobiliare e, soprattutto, essere onesti con se stessi, valutando se le proprie risorse economiche consentano realmente di affrontare questo cambiamento.


Altrimenti, si rischia di trasformare il sogno in delusione e sofferenza


Vuoi saperne di più sul coliving alle Canarie?

Se l'argomento ti interessa e vuoi approfondire il tema, leggi il post completo:👇


Nell'articolo, analizziamo a chi si rivolge questa soluzione abitativa, i suoi vantaggi e svantaggi, e le tendenze future.

 

Spero sinceramente che il post sul "L'illusione delle Canarie: la trappola degli affitti." ti sia piaciuto e che tu lo abbia trovato esaustivo e interessante. Dedico molta passione e tempo per creare contenuti completi, pensati appositamente per soddisfare la curiosità dei miei lettori.


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