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Canarie: il paradiso dietro l'inferno!

Aggiornamento: 9 minuti fa


Il lato oscuro delle canarie

In questo post ti racconto quello che pochi hanno il coraggio di dirti sulle Canarie con fatti, cifre e notizie riprese dai media locali.


👉Questo testo è stato scritto senza l'aiuto dell'intelligenza artificiale IA👈


INDICE DEI CONTENUTI


Mettiti comodo e tranquillo! Prenditi 15 minuti e scopri il lato oscuro dell'arcipelago!


Per apprezzare appieno un luogo, è fondamentale conoscerne ogni sfaccettatura, anche quelle meno piacevoli. Le Canarie non fanno eccezione.


Ti propongo un viaggio alla scoperta di una realtà complessa, che va oltre gli stereotipi d'immagini patinate, preconfezionate e rappresentazioni ideali.


Solo conoscendo i lati positivi e negativi di un territorio si può comprendere la sua vera essenza.


Quindi, ti invito a riflettere sulle tue percezioni ed essere sommamente onesto con te stesso, ed affrontare quello che effettivamente è reale.


In questo modo avrai una visione più completa e articolata dell'arcipelago.


L'obiettivo è quello di stimolare una riflessione onesta e costruttiva, di un'immagine autentica delle Canarie e non quella distorta e idiliaca dei media internazionali.



Canarie un disatro totale

Leggi l'articolo in spagnolo👆


In questo articolo di "Canaria sin red" (Canarie senza rete) del 2 novembre u.s. con un titolo più che eloquente, viene raccontato "il disastro canario". Infatti un nuovo rapporto sconvolgente, rivela che una grave crisi di povertà continua ad investire le Isole Canarie.


Nell'articolo, gli esperti chiedono misure urgenti per contrastare questa emergenza, come politiche sociali più efficaci, investimenti nell'edilizia pubblica e misure per aumentare il potere d'acquisto delle famiglie.


In questo post andiamo ad analizzare questi e altri problemi.

Il monte Teide di Tenerife
Tenerife con il Monte Teide sullo sfondo - una delle tante belle immagini delle Canarie

Con spiagge dorate lambite dalle acque cristalline dell'Atlantico e un clima mite che sembra sospeso in una primavera perpetua, le Canarie appaiono come un paradiso dove il tempo scorre più lentamente e la bellezza naturale sembra avvolgerti.


Non sorprende che questo arcipelago venga considerato da molti non solo una meta turistica di eccellenza, ma anche un luogo in cui stabilirsi, attratti da un'esistenza semplice e tranquilla, lontano dallo stress quotidiano delle grandi città.


Tuttavia, dietro questa patina perfetta di benessere, esiste una realtà ben diversa, spesso ignorata o deliberatamente occultata, o comunque molto attenuata, dai media, soprattutto internazionali.


I problemi sociali, economici e ambientali che affliggono l'arcipelago non trovano facilmente spazio nelle pagine delle riviste di viaggi o negli spot pubblicitari che invogliano milioni di visitatori ogni anno a visitare l'arcipelago.


Le grandi questioni sociali restano celate dietro l'immagine da cartolina delle Canarie, un "paradiso" che, a uno sguardo più attento, rivela molte ombre inquietanti.



➡ La Povertà Nascosta.

Nonostante come detto, le Isole Canarie siano conosciute come una delle mete turistiche più ricercate, dietro di loro si cela un grave problema di povertà che affligge una grande fetta della popolazione locale.


Sebbene questo lato oscuro difficilmente viene messo in risalto dai media, soprattutto quelli internazionali, il problema è profondo, e le sue cause sono complesse, legate a fattori economici, sociali e strutturali che incidono drammaticamente sulla vita degli abitanti.


➡ Peso dell'Economia Dipendente dal Turismo

Uno dei principali fattori che contribuisce alla povertà nelle Canarie è l'estrema dipendenza del loro sistema economico dal turismo.


Negli ultimi decenni, il settore turistico è diventato la spina dorsale dell'economia dell'arcipelago, rappresentando una fetta rilevante del PIL e impiegando una gran parte della forza lavoro.


Tuttavia, questa dipendenza ha creato un modello economico fragile, incapace di sostenere stabilmente la popolazione in periodi di crisi o di fluttuazioni stagionali.



Con la pandemia di COVID-19, questo aspetto è diventato drammaticamente evidente. Il settore turistico ha subito un colpo devastante, causando un'ondata di licenziamenti e chiusure aziendali, che ha lasciato migliaia di famiglie senza reddito.


Anche se il turismo si è ripreso alla grande, (per la fine dell'anno si prevede di sfondare il record di 17 milioni di turisti) qualcuno dovrebbe farsi questa domanda: come può sostenere un volume di turisti così elevato un territorio che complessivamente è più piccolo della regione Umbria in Italia?


Ecco alcune riflessioni, che adrebbero considerate:

  • Capacità portante: ogni territorio ha una capacità portante limitata, ovvero un numero massimo di visitatori che può ospitare senza compromettere l'ambiente e la qualità della vita dei residenti. Le Canarie hanno sfondato chiaramente questo limite.

  • Impatto ambientale: un turismo di massa ha un impatto negativo sull'ambiente, con l'aumento della produzione di rifiuti, il consumo eccessivo di risorse idriche ed energetiche, e la degradazione degli ecosistemi.

  • Qualità della vita: un'eccessiva concentrazione turistica ha portato a un aumento dei costi della vita per i residenti, alla congestione del traffico, alla perdita di autenticità dei luoghi e a un generale deterioramento della qualità della vita stessa.

  • Sviluppo economico squilibrato: il turismo può generare ricchezza, ma spesso questa non è distribuita in modo equo tra tutti gli attori coinvolti.

    Si è creata un'economia eccessivamente dipendente dal turismo, che arricchisce una ristretta "elite" con pochi benefici per la popolazione locale.

  • Pressione sull'ambiente: Un numero così elevato di turisti comporta un aumento della domanda di risorse naturali (acqua, energia) e produce una quantità significativa di rifiuti. Questo significa danneggiare ecosistemi fragili, già ampiamente sotto pressione, e di compromettere la bellezza paesaggistica che attira i visitatori.

  • Congestione: Le infrastrutture turistiche, come le strade e le spiagge, possono raggiungere rapidamente il punto di saturazione, causando disagi per i residenti e i turisti stessi.

  • Perdita di identità: Il turismo di massa può omogeneizzare l'offerta turistica, minacciando la conservazione delle tradizioni locali e della cultura canaria.






➡ Il turismo effimero delle crociere

crociere alle canarie
Una nave da crociera nel porto di Las Palmas

Il turismo crocieristico alle Canarie è un esempio di "turismo effimero" o "mordi-e-fuggi," dove i visitatori restano per poche ore, esplorando solo superficialmente le destinazioni come Las Palmas, Santa Cruz de Tenerife o Arrecife.


Questo tipo di turismo genera pochi benefici economici per la comunità locale, poiché i crocieristi spendono poco fuori dalle navi, che offrono pacchetti all-inclusive e trattenendo la maggior parte dei consumi a bordo.


Porto di Las Palmas navi da crociera
Navi da crociera nel porto di Las Palmas

L’impatto economico si limita a pochi esercizi nei pressi dei porti e non si diffonde nelle aree più interne. Inoltre, l'inquinamento generato dalle navi da crociera grava sull'ambiente senza un reale compenso economico per le isole. Di fatto, il turismo crocieristico avvantaggia principalmente le compagnie navali, che sfruttano la popolarità delle Canarie per arricchire i propri itinerari, mentre la comunità locale ne ricava poco in termini di valore aggiunto o ritorno turistico duraturo.


➡ Lavoro e disoccupazione

Uno dei problemi più radicati nelle Isole Canarie è la carenza di opportunità lavorative stabili e ben retribuite, una questione che colpisce profondamente il tessuto sociale e acuisce le difficoltà economiche della popolazione.


La dipendenza del sistema economico dall’industria turistica, caratterizzata da stagionalità e alta volatilità, contribuisce a rendere il mercato del lavoro particolarmente fragile e privo di una solidità strutturale.


lavoro alle canarie

👉Link relazionato: la crescente insoddisfazione da lavoro - le Canarie non fanno eccezione leggi il mio articolo pubblicato su "Leggo Tenerife"


Per quanto riguarda il settore giovanile, benchè in miglioramento ancora il 25% dei giovani canari è senza lavoro. Questo in molti casi li costringe a emigrare per trovare condizioni lavorative migliori.👇

disoccupazione alle canarie

👉Leggi l'articolo completo (in spagnolo)👆



disoccupazione isole canarie

👉Leggi l'articolo completo in spagnolo👆



Anche il lavoro spesso nel settore turistico, si confronta con contratti precari, part-time, e con retribuzioni basse rispetto al costo della vita crescente.


Nel 2023, il salario medio mensile nelle Canarie è stato tra i più bassi di Spagna, inferiore di circa il 20% rispetto alla media nazionale .


Secondo i dati ufficiali del 2023, la disoccupazione nelle Isole Canarie si attesta ancora intorno al 17%, un tasso molto superiore rispetto alla media nazionale spagnola, che si aggira intorno al 12%.


È importante considerare che dietro queste cifre si nascondono situazioni di lavoro precario ma anche tanto nero e sottoccupazione, fenomeni molto diffusi nel settore turistico, dove gran parte dei lavori offerti sono stagionali, mal retribuiti e spesso senza garanzie di continuità.


Vivere alle canarie

➡ Il Costo della Vita e l'Aumento delle Disuguaglianze

A peggiorare la situazione economica della popolazione canaria è il crescente costo della vita. Le isole, a causa della loro posizione geografica remota, dipendono pesantemente dalle importazioni per soddisfare le necessità quotidiane, come cibo, carburante e altri beni di consumo. Questo ha un impatto diretto sui prezzi al dettaglio, rendendo la vita nelle Canarie più cara rispetto a molte altre regioni della Spagna.


Il costo della vita nelle Isole Canarie è un problema cronico. Questo fenomeno risale a molti decenni fa e si è radicato soprattutto con l’aumento dei flussi turistici e il cambiamento del modello economico della regione. Ê sufficiente fare una ricerca su Google a ritroso nel tempo, per rendersi conto di quanto sia antico il problema.






La situazione è peggiorata con l’aumento globale dei prezzi dell’energia e dei trasporti, esacerbato dalla pandemia e dagli eventi geopolitici recenti e da una speculazione crescente soprattutto nel settore alimentare.


Prima della pandemia, i prezzi nelle Canarie erano notoriamente inferiori rispetto ad altri paesi europei, grazie anche a un regime fiscale agevolato che prevedeva l'aliquota IVA ridotte (IGIC al 7%) e per alcuni prodotti/merci 0%.


prezzi alimentari canarie

prezzi alimentari canarie

Guarda il video sulla speculazione dell'avocado


Dati recenti mostrano che l'inflazione nelle Canarie è stata particolarmente alta nel 2022, con un aumento del costo della vita intorno al 11% rispetto all'anno precedente, mentre l'inflazione media spagnola era intorno all'8,3%.


Questo ha portato all'azzeramento del “vantaggio” di vivere nelle Canarie rispetto ad altre regioni, soprattutto se si considera che i salari locali sono storicamente più bassi della media spagnola.


Secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Statistica (INE), il costo degli alimenti nelle Canarie è cresciuto di oltre il 13% tra il 2021 e il 2022.


costo della vita canarie

👉Leggi l'articolo in spagnolo👆


Questo è stato aggravato dall'aumento delle tariffe energetiche e dei carburanti, che hanno avuto un impatto maggiore a causa della dipendenza dall'importazione di petrolio.





Differenza con l'Italia

Fino a pochi anni fa, i prezzi nelle Canarie risultavano essere notevolmente più bassi rispetto all’Italia, in particolare per quanto riguarda i beni di consumo.


Tuttavia, con l’aumento globale e i cambiamenti economici dovuti alla pandemia, la differenza si è assottigliata e in diversi settori non c'è differenza o è veramente minima.


Radici storiche del problema

La cronica dipendenza dalle importazioni è un problema che affonda le sue radici nel periodo coloniale e nei primi anni dell'apertura economica delle Canarie.


Sin dai tempi del regime franchista, quando l'arcipelago era considerato strategico per i commerci, la sua economia si è sempre basata su turismo e importazioni, rendendola vulnerabile alle oscillazioni esterne.


Il regime fiscale speciale delle Canarie ha sempre cercato di compensare questi fattori, ma con la globalizzazione e la pandemia, queste misure sono diventate poco efficaci nel mantenere bassi i costi per i residenti.


✅A proposito sai cosa è la Z.E.C.? 👉leggi il post👀


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Parallelamente, i salari medi nelle Canarie restano bassi rispetto al resto del paese. Secondo l'Istituto Nazionale di Statistica, il reddito medio nelle Canarie è tra i più bassi di tutta la Spagna, aggravando ulteriormente la situazione di chi fatica a far quadrare i conti.


Questo tra alto costo della vita e bassi salari non solo mette in difficoltà le famiglie a basso reddito, ma allarga anche il divario sociale ed economico, creando sacche di povertà sempre più difficili da superare.


E' recente la notizia che il 65% dei Canari ha grosse difficoltà ad arrivare alla fine del mese, mentre il 21,3% della popolazione è in ritardo nei pagamenti relativi alla propria abitazione principale o negli acquisti a lungo termine.


CANARIE E POVERTÀ

L'E.A.P.N. (European Anti Poverty Network - Rete Europea contro la povertà) supportata dalla Unione Europea, evidenzia che la grave deprivazione materiale è aumentata tra la popolazione che non versa in povertà. Persone con un reddito sufficiente per non essere considerate povere, non riescono a mantenere una vita dignitosa.


Link relazionato: 👉stato della povertà alle Canarie


Di seguito un elenco (drammatico) con le voci di grave deprivazione materiale e sociale nelle Isole Canarie:

  • Non si può permettere spese impreviste 53%

  • Non si può permettere una connessione permanente internet (fissa o cellulare) per uso personale in casa 3%

  • Non si può permettere un pasto di carne, pollo o pesce (o equivalente per i vegetariani) almeno ogni due giorni 13%

  • Non si può permettere una macchina 8%

  • Non si può permettere di sostituire l'arredamento usurato o rotto 39%

  • Non si può permettere di comprare abbigliamento nuovo perchè usurato o non più riparabile 13%

  • Non si può permettere di riunisrsi con amici/familiari per mangiare o bere qualcosa almeno una volta al mese 21%

  • Non può permettersi di mantenere il proprio alloggio ad una temperatura adeguata durante l'inverno 28%

  • Non può permettersi di andare in vacanza almeno una settimana all'anno. 42%

  • Non può permettersi due paia di scarpe 4%

  • Non può partecipare regolarmente ad attività di svago come sport, cinema, concerti, etc. 15%

  • Non può spendere una piccola somma di denaro per se ogni settimana. 21%






Redditi Sotto la media nazionale

Le Isole continuano a collocarsi al di sotto della media nazionale sia nel reddito lordo che nel reddito netto, con notevoli differenze rispetto a comunità come Madrid, Catalogna e Isole Baleari.


Con un reddito lordo medio di 26.500 euro e un reddito medio netto di 22.062 euro (1.838 euro al mese netti), l'arcipelago si colloca al di sotto della media nazionale, che è di 30.400 euro di reddito lordo e 24.542 euro di reddito medio netto (2.045 euro al mese).


Questi sono cifre medie, ma è evidente che alle Canarie dove il turismo è il maggiore datore di lavoro, molte persone che lavorano nel settore non arrivano a queste cifre ma stanno ben al di sotto.




Una delle conseguenze più visibili è l'aumento delle disuguaglianze: le zone più ricche, principalmente legate all'industria del turismo di lusso, convivono con quartieri periferici in cui la povertà è palpabile, con famiglie che faticano a soddisfare i bisogni primari.


Secondo l'Atlante della Povertà in Spagna, circa il 35% della popolazione canaria è a rischio di povertà o esclusione sociale, un dato allarmante che supera di gran lunga la media spagnola .


Il Problema della Casa

Un altro aspetto cruciale della povertà nelle Canarie riguarda la crisi abitativa.


L'aumento vertiginoso dei prezzi degli affitti, particolarmente nelle zone turistiche, ha messo in ginocchio molte famiglie.


La crescita della domanda di alloggi da parte di turisti e investitori stranieri ha fatto schizzare i prezzi, rendendo sempre più difficile per i residenti locali trovare un'abitazione a prezzi accessibili.

Tensioni sociali canarie

👉Link relazionato: Residenti contro le agenzie immobiliari👆



affitti alle canarie



coliving alle canarie

👉Post relazionato: Coliving alle Canarie: pro e contro👆


Molte famiglie a basso reddito sono costrette a vivere in condizioni precarie, e l'aumento degli sfratti è diventato un problema endemico.


Si stima che migliaia di sfratti avvengano ogni anno nelle isole, spesso riguardando famiglie che non possono più permettersi di pagare affitti in costante crescita.



Questo crea un circolo vizioso di povertà, in cui la mancanza di un'abitazione stabile impedisce alle persone di migliorare la propria condizione economica.


➡ Conseguenze Sociali della Povertà: Sanità e Istruzione

Le conseguenze della povertà si riflettono anche nella qualità della vita dei canari in settori fondamentali come la sanità e l'istruzione.


L’accesso a servizi di qualità è diventato più difficile, con una sanità pubblica sovraccarica e sempre più sottoposta a tagli.


Le liste d'attesa per le cure mediche sono lunghe, e molte famiglie, soprattutto nelle aree più povere, trovano difficoltà ad accedere a cure tempestive ed efficaci.

sanità alle canarie

👉Link relazionato: Nove mesi per una visita cardiologica con apparecchiature di 20 anni fa Leggi l'articolo completo in spagnolo👆


Sanità alle canarie - liste di attesa


Anche il sistema educativo risente degli effetti della povertà: l’abbandono scolastico precoce è un problema significativo nelle Canarie, con molti giovani che lasciano gli studi per cercare lavori a breve termine, spesso non qualificati, per sostenere le proprie famiglie. Questo perpetua il ciclo della povertà, poiché senza un'istruzione adeguata è ancora più difficile accedere a lavori ben retribuiti e stabili.


Il Futuro: Prospettive di Recupero o Peggioramento?

Il quadro generale della povertà nelle Isole Canarie appare grave e preoccupante.


Le misure adottate dal governo, come l'introduzione del Reddito Minimo Vitale, hanno offerto un sostegno temporaneo a molte famiglie, ma non risolvono i problemi strutturali che affliggono l'economia dell'arcipelago.


Senza una diversificazione economica, che permetta di ridurre la dipendenza dal turismo e creare nuove opportunità di lavoro stabili e ben retribuite, le Canarie continueranno a lottare con la povertà e le disuguaglianze.


In questo quadro già desolante di per se, si intreccia in modo pesante, l'aumento dell'immigrazione che ormai affligge le Canarie in maniera significativa da diversi anni.


➡ Immigrazione: una Crisi Umanitaria tra Immobilismo e Dibattiti Sterili

Negli ultimi anni, le Isole Canarie sono diventate un punto cruciale per le rotte migratorie verso l’Europa, trasformandosi in un crocevia per migliaia di migranti provenienti principalmente dall’Africa occidentale.

Attraverso il cosiddetto "Corridoio Atlantico," una delle rotte più pericolose e letali.


I migranti tentano di raggiungere l’arcipelago, spesso a bordo di imbarcazioni di fortuna e affrontando enormi rischi. La situazione ha raggiunto dimensioni molto critiche, mettendo in luce una crisi umanitaria e un’assenza di politiche strutturate e efficaci da parte del governo spagnolo.


Dal 2020, il flusso migratorio verso le Canarie è aumentato notevolmente.


Solo nel 2022, secondo i dati ufficiali, oltre 15.000 migranti hanno raggiunto le coste canarie, una cifra che rappresenta un incremento del 50% rispetto ai livelli pre-pandemia. La situazione è ulteriormente peggiorata nel 2023 e nel 2024, con picchi di arrivi nei mesi estivi e un aumento continuo degli arrivi.


Questo fenomeno esercita una pressione estrema sulle risorse e sulle infrastrutture locali, che non sono state progettate per gestire un afflusso di questa portata.


Molti migranti vengono accolti in strutture temporanee allestite nelle isole principali, ma queste strutture sono spesso sovraffollate, con condizioni igieniche e di vita inadeguate. Le autorità locali e le ONG hanno ripetutamente denunciato la situazione critica dei centri di accoglienza, sottolineando la mancanza di supporto nazionale per far fronte a questa crisi umanitaria.



La risposta del governo spagnolo alla crisi migratoria nelle Canarie è stata spesso criticata come insufficiente e tardiva.


Le autorità locali e i cittadini lamentano un atteggiamento di immobilismo da parte del governo centrale, che sembra non voler affrontare in modo risoluto la questione.


La politica migratoria nazionale resta frammentata, con poche iniziative concrete per fornire assistenza e supporto alle isole, che si ritrovano così a gestire il fenomeno da sole, con risorse limitate.


rotta atlantica immigrazione canarie
La rotta atlantica dell'immigrazione alle Canarie
rotta atlantica migrazione canarie

👉Articolo relazionato: La rotta atlantica il percorso mortale (in spagnolo)👆


I dibattiti parlamentari e mediatici sulla questione migratoria sono frequenti, ma raramente portano a soluzioni concrete.





L'afflusso di migranti ha inevitabilmente generato in alcuni casi insofferenza tra la popolazione locale. Gli abitanti delle Canarie, già colpiti da problemi come la disoccupazione e la povertà, percepiscono l'immigrazione come un ulteriore peso, soprattutto a causa della mancanza di un piano strutturato per l'integrazione e il sostegno a lungo termine.


Questo ha alimentato il malcontento, portando a tensioni sociali che sono state spesso ignorate dalle autorità.

immigrazione isole canarie

👉Leggi l'articolo completo (in spagnolo)👆



L'assenza di risposte politiche adeguate e la percezione di essere "abbandonati" dal governo centrale ha alimentato un clima di insicurezza e diffidenza.


Le istituzioni locali, da parte loro, chiedono che venga implementato un sistema di supporto e distribuzione dei migranti verso altre regioni spagnole e dell'Unione Europea, ma finora non ci sono stati progressi significativi in questa direzione.




Numero di migranti arrivati alle canarie  nel 2023 rispetto al 2022
Numero di migranti arrivati alle canarie nel 2023 rispetto al 2022 dati del Ministero dell'Interno Spagnolo

Un altro problema fondamentale è rappresentato dalle difficoltà nel rimpatrio dei migranti verso i paesi di origine, specialmente quando non vengono riconosciuti come rifugiati politici.


Gli accordi bilaterali tra la Spagna e i paesi di origine dei migranti sono scarsi e spesso inadeguati, il che rende difficile organizzare il ritorno di coloro che non ricevono l’asilo.


Questo ostacolo costringe molte persone a rimanere nelle Canarie per lunghi periodi, in una situazione di incertezza e precarietà.


Il ruolo dell'Unione Europea resta anch'esso limitato. Mentre si promuove una "solidarietà" teorica, mancano risorse concrete per aiutare le Canarie a gestire questo fenomeno.


Le proposte di redistribuzione dei migranti nei vari paesi membri sono state più volte discusse, ma le divergenze politiche tra gli stati hanno impedito finora la creazione di una vera politica europea comune, lasciando le Canarie in una posizione critica, esposte alla pressione migratoria senza un sostegno internazionale adeguato.

immigrazione canarie

Senza interventi concreti, il flusso migratorio verso le Canarie non sembra destinato a diminuire, e le isole potrebbero continuare a subire le conseguenze di una gestione inadeguata della crisi.


➡ Conclusione

Le Isole Canarie, sotto la patina dorata di un paradiso tropicale, si rivelano un luogo dove pochi privilegiati, spesso legati al business turistico e immobiliare, detengono il controllo dell'economia locale favoriti da una politica che permette loro di fare i "propri interessi" senza che vengano messe troppo in discussione i loro "affari".


L'arcipelago si conferma una meta perfetta per vacanze da sogno e per affari redditizi che arricchiscono un’élite di imprenditori, politici, multinazionali e grandi proprietari d'immobili, mentre la maggioranza della popolazione vive all’ombra di un incubo quotidiano fatto di lavoro precario, disoccupazione, povertà e di un sistema sociale che difficilmente offre una stabilità reale.


Dietro alle meravigliose spiagge e al sole perenne, si cela una fragilità economica che fa affidamento quasi esclusivamente sul turismo e sull’investimento estero, lasciando i canari sempre più esposti a una crisi sociale in crescita.


L’immigrazione, spinta dalla disperazione e dalla ricerca di un futuro migliore, non fa che acuire queste tensioni, trovando impreparate le istituzioni locali, abbandonate dal governo di Madrid.


La mancanza di risposte efficaci e di un piano strutturato alimenta un circolo vizioso che minaccia di esplodere, poiché i nodi, prima o poi, verranno inevitabilmente al pettine.

Imprenditori alla canarie

👉Link relazionato: i paperoni delle canarie👆



Per ora, le Canarie restano un "paradiso" a misura di vacanze e business, un luogo dove pochi prosperano.


Se non si interverrà con un cambiamento radicale, l’arcipelago dovrà fare i conti con una situazione sociale ed economica pronta a implodere, in cui le disuguaglianze e le tensioni represse finiranno per rompere l’incanto che ammanta queste isole.


👉Questo testo è stato scritto senza l'aiuto dell'intelligenza artificiale IA👈

 

Spero sinceramente che il post su "Canarie: dietro il paradiso l'inferno", ti sia piaciuto e che lo abbia trovato esaustivo e interessante.


Dedico molta passione e tempo per creare contenuti completi, pensati appositamente per soddisfare la curiosità dei miei lettori.


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