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Immagine del redattoreEmy 58

Canarie: il paradiso della corruzione

I comuni delle Isole Canarie guidano la corruzione in Spagna.


Uno studio dell'Università di Barcellona colloca le isole come la regione con il maggior numero di casi indagati negli ultimi vent'anni.


Canarie e corruzione
Las Palmas de Gran Canaria

Le Isole Canarie, arcipelago spagnolo noto per il turismo e il clima favorevole, sono recentemente emerse come una delle regioni più coinvolte in scandali di corruzione politica in Spagna.


Uno studio condotto dall'Università di Barcellona ha collocato le Canarie al centro della discussione nazionale sulla corruzione, rivelando dati preoccupanti sul numero di casi di corruzione indagati nel corso degli ultimi vent'anni.


Un quadro complesso

Lo studio indica che il 69,3% delle imprese attive nelle Isole Canarie sono state coinvolte in casi di corruzione, principalmente a livello comunale.


Questo è un dato allarmante che riguarda 61 degli 88 comuni che compongono l'arcipelago.


La provincia di Las Palmas si distingue per una particolare concentrazione di scandali: l'80% dei suoi comuni è stato indagato almeno una volta per corruzione negli ultimi vent'anni, con 28 dei 34 comuni coinvolti.


Ciò rende Las Palmas una delle aree più corrotte non solo delle Canarie, ma di tutta la Spagna.


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La natura dei casi di corruzione nelle Isole Canarie riflette dinamiche che si osservano anche in altre parti della Spagna, ma con alcune peculiarità legate alle specificità economiche e sociali dell'arcipelago.


La crescita turistica, un pilastro dell'economia locale, e il conseguente boom edilizio hanno creato un terreno fertile per pratiche corruttive, in particolare nel settore della pianificazione urbanistica.


Questo settore rappresenta il 32,2% dei casi di corruzione indagati, in gran parte a causa dell'alto valore economico dei terreni e delle opportunità di sviluppo edilizio, spesso accompagnate da debolezze normative e controlli insufficienti.


Pianificazione urbanistica e corruzione.

L'urbanizzazione nelle Canarie, incentivata dal bisogno di rispondere alla crescente domanda turistica, ha generato un'espansione rapida e talvolta disordinata delle infrastrutture.


Spesso, le decisioni relative alla concessione di permessi edilizi, al cambiamento di destinazione d'uso dei terreni o alla progettazione di grandi opere pubbliche sono state influenzate da interessi privati, a discapito dell'interesse pubblico.


In molti casi, sindaci, assessori e funzionari locali sono stati coinvolti in scambi di favori o tangenti. Questo ha portato a una distorsione del mercato immobiliare e a uno sviluppo urbano non sostenibile, con gravi conseguenze per l'ambiente e la qualità della vita degli abitanti.


Spesso, i comuni hanno approvato progetti edilizi in aree protette o di particolare rilevanza ambientale, violando le normative vigenti o aggirando le procedure di valutazione d’impatto ambientale.


Queste decisioni hanno portato alla costruzione di strutture turistiche e residenziali in zone vulnerabili, come le coste, compromettendo l’ecosistema locale e alimentando un modello di sviluppo basato su speculazioni edilizie piuttosto che su una pianificazione sostenibile a lungo termine.


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Alcuni dei principali casi di corruzione alle Canarie

Furto di fondi pubblici e manipolazione delle aste.

Un’altra tipologia significativa di corruzione è il furto di fondi pubblici, che costituisce il 20,7% dei casi analizzati.


In questo contesto, i fondi destinati a progetti infrastrutturali o sociali vengono deviati per scopi personali o aziendali attraverso meccanismi complessi di falsificazione di documenti o accordi sottobanco.


Il furto di fondi spesso si intreccia con pratiche di clientelismo, in cui gli amministratori pubblici favoriscono individui o aziende vicine alla loro cerchia politica o familiare.


Questo tipo di corruzione danneggia non solo le finanze pubbliche, ma anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali, che vedono disperdersi risorse preziose senza benefici concreti per la comunità.


La manipolazione delle aste pubbliche, che rappresenta il 15,9% dei casi, è un altro meccanismo comune attraverso cui si manifesta la corruzione nelle Canarie.


In questo contesto, le gare d'appalto per lavori pubblici, infrastrutture o forniture vengono pilotate per favorire determinate aziende in cambio di tangenti o altri vantaggi personali.


Questo tipo di corruzione altera il principio della concorrenza e crea inefficienze economiche, poiché i contratti vengono assegnati non sulla base della qualità del servizio o del prezzo più competitivo, ma in funzione degli accordi illeciti stipulati in fase di gara.

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Mancanza di trasparenza e debolezza dei controlli.

Uno degli elementi che facilita la diffusione della corruzione nelle Isole Canarie è la mancanza di trasparenza nelle procedure amministrative e la scarsa supervisione nazionale.


Le amministrazioni locali spesso operano in un quadro normativo complesso, con lacune nei controlli che permettono a funzionari e politici di agire senza un adeguato monitoraggio esterno.


Inoltre, il livello di autonomia di cui godono molte amministrazioni locali consente ai politici di gestire risorse e prendere decisioni strategiche con minimi vincoli esterni, aprendo la porta a pratiche opache.


La debolezza dei meccanismi di controllo e la lentezza del sistema giudiziario spagnolo contribuiscono ulteriormente alla persistenza della corruzione.


I processi legali possono durare anni, e spesso i funzionari coinvolti continuano a operare nelle loro posizioni nonostante siano sotto inchiesta.


La percezione di impunità che deriva da questa situazione crea un terreno favorevole alla perpetuazione delle pratiche illecite.


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mappa della corruzione a Tenerife

Il contesto socio-politico

Infine, va considerato che le dinamiche socio-politiche locali, caratterizzate da una forte interconnessione tra politica, affari e media, hanno spesso favorito l’occultamento delle irregolarità.


Alcuni partiti politici locali, come la Coalizione Canaria, che ha dominato la scena politica dell’arcipelago per decenni, hanno mantenuto un potere radicato che ha permesso loro di influenzare le decisioni amministrative e di proteggere i propri affiliati da inchieste troppo invasive.


La presenza di una cultura politica clientelare, in cui i voti vengono scambiati con favori o vantaggi, ha reso difficile spezzare il ciclo della corruzione e promuovere un cambiamento reale.


Il settore dell'urbanizzazione e i processi legati alla gestione dei fondi pubblici rappresentano i campi principali in cui la corruzione nelle Isole Canarie si manifesta.


La combinazione tra il rapido sviluppo economico e turistico dell'arcipelago e la fragilità delle istituzioni locali ha creato un contesto ideale per la proliferazione di pratiche illecite, spesso a scapito dell'ambiente e della popolazione residente.


Il caso Mediador

Questo caso di corruzione, ha coinvolto diverse figure politiche e imprenditoriali spagnole, con ramificazioni fino alle Isole Canarie.

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Gli attori principali del caso "Mediador"

Da sinistra a destra: il generale in pensione della Guardia Civil Francisco Espinosa Navas, l'ex deputato del PSOE Juan Fuentes Curbelo e Taishet Fuentes ex direttore generale dell'agricoltura del governo delle Isole Canarie.


Cos'è successo:

  • Rete di favori e tangenti: Al centro dello scandalo vi è una presunta rete di favori e tangenti che coinvolgeva politici, funzionari pubblici e imprenditori.

  • Appalti pubblici: Le indagini si sono concentrate su come venivano assegnati gli appalti pubblici, in particolare quelli legati all'emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19.

  • Le Canarie: Le Isole Canarie sono state particolarmente colpite da questo scandalo, con diversi funzionari locali coinvolti nelle indagini. Gli appalti pubblici legati alla gestione dell'emergenza sanitaria nelle isole sarebbero stati manipolati per favorire alcune aziende.

  • Arresti e indagini: Sono state eseguite numerose perquisizioni e arresti, e le indagini sono ancora in corso.

Cosa si sa finora:

  • Accuse gravi: Le accuse nei confronti degli indagati sono molto gravi e riguardano reati come corruzione, frode, riciclaggio di denaro e associazione a delinquere.

  • Danni all'immagine: Questo scandalo ha gravemente danneggiato l'immagine delle istituzioni spagnole e ha suscitato un forte sentimento di indignazione tra l'opinione pubblica.

  • Conseguenze politiche: Il caso Mediador ha avuto importanti ripercussioni sulla scena politica spagnola, con dimissioni di alcuni esponenti politici e richieste di maggiore trasparenza nella gestione della cosa pubblica.

Conseguenze.

  • Danni all'economia: La corruzione danneggia gravemente l'economia di un paese, in quanto distorce la concorrenza e favorisce le imprese colluse con il potere politico.

  • Perdita di fiducia: Scandali come questo erodono la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e indeboliscono lo stato di diritto.

 

Spero sinceramente che il post su "Isole Canarie - Il paradiso della corruzione" ti sia piaciuto e che tu lo abbia trovato esaustivo e interessante. Dedico molta passione e tempo per creare contenuti completi, pensati appositamente per soddisfare la curiosità dei miei lettori.


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