Un'altro anno alle Canarie con i soliti problemi e poche novità.
Essendo un post molto lungo, ho pensato di suddividerlo in tre parti, per non rendere troppo "pesante" la lettura.
Quindi, a te la scelta se leggere il mega post unico con tutti gli argomenti, oppure leggere, in vari segmenti il bilancio della canarie del 2023.
👉Parte prima (criminalità e immigrazione)
👉Parte seconda (mercato immobiliare e costo della vita)
👉Parte terza (povertà, lavoro e conclusione)
Elenco dei contenuti:
👉 Povertà
👉 Lavoro
P R E M E S S A
Mi trovo a fare il punto della situazione, riflettendo sul mio ottavo anno di residenza a Gran Canaria, con il nono anniversario che si è compiuto lo scorso 15 gennaio 2024. In questo periodo, ho assistito a numerosi cambiamenti e ho vissuto esperienze uniche, che mi spingono a valutare attentamente se le Isole Canarie siano ancora la scelta ideale per un cambio di vita.
Attraverso l'analisi di alcune macro voci che definiscono il contesto socio-economico, cercherò di delineare un quadro completo della situazione attuale.
La criminalità, è un aspetto da non trascurare, con un aumento delle preoccupazioni in questo settore. L'immigrazione, sebbene contribuisca alla diversità culturale, pone alcune sfide e interrogativi, il mercato immobiliare ha conosciuto fluttuazioni significative. Il costo della vita, la povertà e le sfide legate al lavoro continuano a creare un panorama complesso.
Tuttavia, è importante sottolineare che non tutto è negativo. Le Isole Canarie continuano a essere un rifugio per molti, offrendo un ambiente climatico favorevole e una qualità della vita apprezzabile. Nonostante le sfide, l'arcipleago rimane un'opzione valida per coloro che cercano un cambiamento. Le opportunità di lavoro, specialmente nel settore turistico, e la prospettiva di una pensione tranquilla, continuano a essere attrattive.
In questo post, esplorerò a fondo ciascuna di queste macro voci. Continuate a leggere, per una panoramica dettagliata della situazione attuale e delle prospettive future.
Un grazie anticipato, per seguirmi in questa riflessione.🙏
CRIMINALITA' - un problema crescente
Tutti i dati riportati sono stati presi dal Ministero degli Interni Spagnolo.
Era e rimane uno dei punti forti delle Canarie, benchè in generale il tasso di criminalità è aumentato, ma se facciamo i raffronti con l'Italia, possiamo dire che si vive ancora tranquilli.
Ecco nel dettaglio, secondo i dati raccolti dal Ministero degli Interni Spagnolo, come è andata nel 2023 su una popolazione di oltre 3 milioni di persone, compresi i turisti.
Nelle Isole Canarie, il tasso di criminalità è aumentato del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le statistiche ufficiali mostrano che la criminalità nelle Isole è in aumento, soprattutto per reati connessi alla criminalità informatica, che sono aumentati del 26% rispetto al 2022. Gli omicidi colposi sono stati 15 nel dato disponibile fino alla fine del III trimestre 2023, ossia un numero molto basso.
In ogni caso la percentuale dei reati complessivi rimane "tranquilla", in quanto con una popolazione di otre tre milioni di persone, turisti inclusi, la percentuale è del 2,57% una tasso molto basso.
Nel grafico qui sopra ☝☝ la percentuale di omicidi, che è del 0,045%. In altre parole, è molto improbabile che una persona venga uccisa. Questo tasso di omicidi è molto basso, anche rispetto alla media mondiale.
Nel complesso, i dati sulla criminalità alle Canarie nel 2023 indicano un aumento rispetto all'anno precedente. Tuttavia, questo rimane decisamente inferiore alla media nazionale spagnola e a quella italiana.
Il numero dei reati, come potete vedere dai grafici, dimostra come nel caso degli omicidi o furti di auto, che alle Canarie ancora esiste una tranquillità molto ben diversa dall'Italia. Emblematico il furto di auto a Las Palmas che fino al secondo trimestre 2023 era di 172 contro i quasi 2.300 in un anno a Bologna, che per dimensioni e numero di abitanti è molto vicina alla capitale di Gran Canaria.
IMMIGRAZIONE - un flusso inarrestabile
Le cifre parlano chiaro: Le canarie hanno avuto un pesante flusso migratorio, mai registrato prima d'ora. Con 39.910 migranti arrivati irregolarmente alle Isole Canarie, questo rappresenta un aumento circa del 120% rispetto allo stesso periodo del 2022, secondo i dati pubblicati dal Ministero dell'Interno spagnolo.
L'Arcipelago ha rappresentato una spinta, ai massimi storici registrati anche a livello nazionale.
Secondo i dati del Ministero dell'Interno, la Spagna ha superato i 55.000 arrivi irregolari su barconi di migranti per la prima volta dal 2018. Nello specifico, dal 1 gennaio al 15 dicembre 2023 sulle coste spagnole sono arrivati 55.618 immigrati, di cui quasi il 72% sono arrivati alle Isole Canarie.
La maggior parte degli immigrati (circa il 60%) proviene da paesi africani, principalmente Senegal, Marocco e Mauritania. Gli immigrati asiatici rappresentano circa il 20% del totale, la maggior parte proveniente da India e Pakistan. Da notare che nessuno di questi paesi è in guerra.
Quasi il 72% degli arrivi irregolari in Spagna è avvenuto nelle Isole Canarie.
Questa percentuale altissima pesa in maniera drastica sull'arcipelago, come per esempio:
Sovrappopolazione: l'aumento della popolazione a causa dell'immigrazione, ha messo a dura prova le infrastrutture e i servizi pubblici delle isole.
Degrado ambientale: l'immigrazione ha contribuito al degrado ambientale delle Canarie, soprattutto a causa dell'aumento della domanda di risorse naturali e della creazione di rifiuti e scarsa pulizia.
Criminalità: l'immigrazione ha portato anche ad un aumento della criminalità, soprattutto in alcune aree urbane.
aumento delle tensioni sociali in alcune comunità, in particolare tra residenti e migranti.
L'Atteggiamento del Governo Spagnolo.
Il governo spagnolo ha adottato una serie di politiche migratorie per gestire l'immigrazione alle Canarie come:
La creazione di centri di accoglienza per immigrati irregolari e minori
L'offerta di corsi di lingua e formazione professionale per gli immigrati
sostegno all'integrazione nella società spagnola.
Misure di Controllo alle frontiere. La Spagna ha implementato misure per rafforzare il controllo delle frontiere marittime, includendo il pattugliamento delle acque e il monitoraggio costante delle rotte migratorie.
Cooperazione Internazionale. Il Governo Spagnolo ha cercato (con risultati mediocri) la cooperazione internazionale per affrontare il fenomeno migratorio. Ha lavorato con i paesi africani di origine e transito dei migranti per affrontare le cause profonde dell'immigrazione e per migliorare la gestione dei flussi.
Questo, ha posto notevoli sfide economiche e sociali alle Canarie. L'arrivo di un gran numero di migranti ha creato pressioni sui servizi pubblici, sulle risorse e sull'occupazione nell'arcipelago. In questo quadro, si sono verificati anche conflitti pesanti, tra il governo centrale e il governo regionale delle Canarie sulla gestione dell'immigrazione. Il Governo delle Canarie ha chiesto insistentemente un maggiore supporto finanziario e di risorse, per far fronte alla crisi, ma Madrid ha fatto spesso orecchie da mercante, glissando l'argomento.
Qui sotto un articolo simbolo del "non fare nulla" da parte del Governo centrale.
Il presidente del Governo delle Canarie Fernando Clavijo, ricevuto dal Re di Spagna, rappresenta la grave situazione migratoria dell'arcipelago canario ed il suo disappunto per l'inerzia di Madrid.
La nuova Lampedusa.
Alcuni commentatori hanno paragonato le Canarie a Lampedusa, come un punto di sbarco per i migranti. Questa situazione ha sollevato preoccupazioni sull'efficacia delle politiche europee di gestione dell'immigrazione.
Crescita demografica insostenibile.
La migrazione ha influenzato la crescita della popolazione nelle Canarie, con un aumento di oltre 135.000 persone nel 2023.
Un esempio su tutti, è costituito dall'isola del Hierro, con una popolazione di circa 11.700 abitanti, ha accolto complessivamente da maggio 2023, più di 14.000 migranti, dato che supera, ad esempio, il numero di persone che hanno raggiunto la Spagna nel 2023 attraverso la rotta del Mediterraneo fino al 15 dicembre, e che supera abbondantemente il numero della popolazione ivi residente.
In sintesi, la risposta governativa alle sfide dell'immigrazione alle Canarie ha comportato un mix di misure di controllo delle frontiere, sforzi per l'accoglienza e assistenza ai migranti, cooperazione internazionale e negoziati con le autorità regionali. Se da un lato questa risposta governativa è lodevole, va anche sottolineato con forza, la totale assenza di una pianificazione e respingimento di questa marea umana, che non puo essere accolta sine die, per ovvi motivi logistici e sociali.
Il complottista.
Il suicidio demografico dell’Europa e le relative conseguenze, sono inevitabili.
Si sta subendo una vera e propria “sostituzione etnica”, e questa realtà oggettiva riguarda in particolar modo le popolazioni mediterrane, Italia e Spagna in primis. Tutto ciò è frutto di una strategia deliberata, pianificata e finanziata, ma la maggioranza della gente, non ne è consapevole e assiste passivamente ad una eutanasia demografica che non ha precedenti nella Storia dell’umanità. I fatti, i numeri e le proiezioni statistiche non lasciano dubbi e attestano che la popolazione europea è destinata, nel giro di poche generazioni, ad essere ridotta drasticamente. L’Ocse indica infatti che l’Italia, insieme alla Spagna, sono tra i Paesi con la popolazione tra le più vecchie al mondo. Si prevede inoltre che nel 2065 un terzo della popolazione residente sarà formata da stranieri, prevalentemente islamici e africani.
Il piano è chiaro.
Queste persone che arrivano, lo vedo anche qui ogni giorno a Las Palmas de Gran Canaria, sono prevalentemente giovani maschi. Questo è anche supportato dai dati del ministero dell'Interno. Quindi questa è tutta forza lavoro destinada in parte all'arcipelago, e in parte alla penisola e poi smistata nel resto della UE.
Loro saranno la nuova mano d'opera a basso costo senza troppi diritti e sindacati, e con contratti da ridere. Perciò continuando a questi ritimi non solo in Spagna ma in tutte le rotte della immigrazione europea, entro il 2050 in Europa ci saranno 60 milioni di immigrati, (l'intera popolazione italiana). Questo non lo dico io, bensi i media d'informazione, basta cercare!
Di seguito, elenco le principali problematiche a cui vanno incontro le isole Canarie:
Implicazioni Economiche: grande pressione sui servizi pubblici con messa in crisi di assistenza sanitaria e istruzione, con costi ai quali il governo dovrebbe far fronte, stanziando fondi, anche per l'apertura e la gestione di centri di accoglienza permanenti.
Mercato del Lavoro: l'arrivo di nuovi migranti influenzerà il mercato del lavoro. Tanti di loro cercheranno occupazione, il che porterà a una maggiore concorrenza per i lavori a basso reddito, con conseguenti tensioni sociali.
Turismo - il tallone di Achille delle Canarie.
Essendo le Canarie una destinazione turistica importante, l'immigrazione massiccia potrebbe avere ripercussioni notevoli sul settore turistico, influenzando le preoccupazioni sulla sicurezza e l'immagine dell'arcipelago e mettendo in crisi il settore con ricadute negative sulla occupazione.
Sicurezza: l'arrivo di un gran numero di migranti potrebbe influenzare la percezione di sicurezza tra i potenziali turisti. Anche se in generale i migranti non rappresentano una minaccia, le preoccupazioni sulla stabilità sociale, possono condizionare la decisione di visitare l'arcipelago.
Immagine delle isole: l'attenzione mediatica sul fenomeno migratorio potrebbe plasmare l'immagine delle Canarie. Se l'arcipelago venisse spesso associato all'immigrazione o a situazioni di emergenza, potrebbe avere un impatto negativo sulla percezione come meta turistica.
Affollamento e mancanza di risorse: l'arrivo di un gran numero di migranti comporta un aumento della popolazione. Questo potrebbe portare a un aumento e a una maggiore richiesta di risorse, come alloggi. Questo avrebbe impatti negativi sull'esperienza turistica, specialmente in determinate aree.
Affollamento nelle zone ubane: l'immigrazione potrebbe concentrarsi in determinate zone urbane, causando un affollamento nelle aree residenziali. Questo potrebbe influenzare la qualità della vita per la popolazione locale, specialmente se vi è sovraffollamento negli alloggi, con ripercussioni sociali.
In conclusione, sebbene il fenomeno è in continua evoluzione e a quanto pare non conosce sosta, anche all'inizio di questo 2024, il titolo di cui sopra ☝ è eloquente, possiamo dire che ancora ci sono margini per poter gestire nel miglior modo possibile questo sciame di persone. Ovviamente tutto andrebbe accompagnato, secondo me, anche da politiche di respingimento e controllo severo, per non favorire il mercato clandestino e non vedere le solite scene.
MERCATO IMMOBILIARE - i prezzi alle stelle
L'emigrazione dei benestanti: oramai è acclarato! Sia alle Canarie, ma anche in Spagna, si favorisce un flusso di stranieri residenti, sempre più con un potere economico medio alto. Il target di questa gente sono ovviamente, non certo gli Italiani, o tutti i popoli del mediterraneo, o dell'est Europa, notoriamente con disponibilità limitate, ma sono i signori del nord Europa, Inglesi, Francesi e Tedeschi e anche Russi.
Questo lo si vede, nettamente, nel mercato immobiliare sia degli affitti, che delle vendite.
Ecco le ragioni principali:
Il clima che è uno dei fattori più importanti. Le Canarie godono di un clima mite tutto l'anno. Questo le rende una destinazione ideale per le persone che vogliono sfuggire al freddo invernale dei loro paesi d'origine.
Costo della vita relativamente basso rispetto a quello di altre località turistiche europee. Questo rende le Canarie una destinazione accessibile per le persone con un reddito medio alto.
Le politiche governative che favoriscono l'acquisto di immobili da parte di stranieri. Ad esempio, non è necessario avere un permesso di soggiorno per acquistare un immobile alle Canarie.
Il turismo è un'importante fonte di reddito per le Canarie. Questo ha portato alla costruzione di un gran numero di appartamenti e ville destinati all'affitto turistico. Questi immobili sono spesso di alta qualità e destinati a un pubblico benestante.
In particolare, ci sono due aspetti da considerare:
la crescente domanda di immobili da parte di stranieri, in particolare da parte di cittadini europei in età pensionabile, disposti a spendere cifre elevate per acquistare un immobile alle Canarie, che lo considerano un investimento a lungo termine.
La mancanza di offerta di immobili a prezzi accessibili. Infatti il mercato immobiliare alle Canarie è caratterizzato da un'elevata domanda e da una scarsa offerta. Questo ha portato a un aumento dei prezzi, che hanno reso gli immobili sempre più inaccessibili per le persone con un reddito medio o basso.
Affitto - Missione Impossibile
Per quanto riguarda gli affitti, sul mercato ci sono sempre meno appartamenti disponibili. secondo uno studio della Federazione delle associazioni immobiliari, il 45% dei proprietari inasprisce i requisiti per l'affitto agli inadempienti. Questo è dovuto anche al fatto che con la nuova legge sugli affitti in Spagna, i proprietari si sono trovati con una tassazione più alta e accollate le spese di commisione dell'agenzia. Perciò se pensi di affittare un appartamento a lungo termine per prendere la residenza, questa è quasi missione impossibile.
Tenendo conto che gli stipendi medi dei Canari sono bassi, molte volte non riescono a soddisfare l'affitto e diventano morosi. Per questo motivo i proprietari cercano sempre più garanzie e mettono paletti, per non incorre in sorprese. Quindi, l'affitto è molto spesso temporaneo ed è destinato principalmente ai turisti. Questa mancanza di offerta ha fatto salire alle stelle i prezzi, e anche gli affitti brevi del 18% delle case affittate in Spagna. Gli annunci nei portali spesso durano meno di 24 ore, secondo un rapporto di idealista.
COSTO DELLA VITA - un peso sempre più grande
Anche durante tutto il 2023 ho assisitito ad una costante crescita dei prezzi.
Carrello della spesa. Il più caro di Spagna.
Alle Isole Canarie si è verificato un aumento annuo del carrello della spesa del 12% , che colloca le isole con il record più alto tra tutte le comunità autonome di Spagna.
Il titolo del giornale Canarias 7 è eloquente:
"le Isole Canarie rimangono la Regione con il carrello della spesa più caro" Uno studio della OCU (organizzazione Utenti e Consumatori) situa Las Palmas de Gran Canaria, come la città più cara del paese, seguita da Palma de Majorca. Il trafiletto sotto l'immagine dice: il carrello della spesa è aumentato del 30,8% negli ultimi due anni.
Altro titolo stessa musica: Le Canarie e le Baleari sono le Comunità Autonome dove è più caro fare la spesa.
Qui sotto girando in Internet troviamo ulteriori conferme....
e se guardiamo indietro nel tempo, si può vedere che il problema del prezzo del carrello della spesa, si trascina da almeno 20 anni!
Basta guardare le date degli articoli.
L'articolo dice: il carrello della spesa caro come quello di Bilbao (città con un reddito pro-capite tra i più alti di Spagna).
Andado a ritroso nel tempo, ma lo sapevo, possiamo vedere che il carrello della spesa alle Canarie è sempre stato molto più caro rispetto alla penisola, trasformandosi in qualcosa di endemico e alla luce dei fatti irrisolvibile, questo perchè ovviamente fa comodo.
Ecco alcuni esempi di quanto detto andando indietro nel tempo:
Dopo aver visto tutta questa rassegna stampa sul carrello della spesa, alle Canarie, ti propongo questo video sul mio bilancio familiare del 2023, dove potrai trarre ispirazione e avere un quadro generale su quanto una famiglia può spendere a Las Palmas de Gran Canaria.
Quindi dopo aver elencato tutto ciò, questo sarebbe sufficiente per scartare definitivamente, le Isole Canarie come meta di trasferimento per una nuova vita, almeno per gli italiani con un reddito medio basso. Ma non è cosi! Complice un continuo e falso bombardamento mediatico, vedi il video qui sotto, si continua a propagandare l'arcipelago Canario come destinazione economica.
Prezzi alimentari: una corsa al rialzo senza fine!
Il prezzo dei beni alimentari è aumentato in media del 12%, con picchi del 31% per l'olio di oliva. I dati dell'Ufficio statistico delle Canarie (ISTAC) mostrano che i prodotti che hanno subito i maggiori rincari sono stati:
Carne: +12,2%
Pesce: +10,6%
Latte e derivati: +8,9%
Pane e cereali: +7,7%
Frutta e verdura: +6,7%
Riso: +10%
Pasta: +8%
Farina: +7%
Zucchero: +6%
Caffè: +5%
1 bottiglia di vetro da 750 ml di olio di oliva extravergine di alta qualità: 12/14 €/litro
Il titolo di Canariasahora è eloquente - ecco una sintesi dell'articolo:
Di male in peggio... Le Isole Canarie, nonostante tutte le misure di sostegno pubblico applicate nella regione per evitare o ridurre l'aumento dei prezzi, rimane la regione autonoma spagnola dove i prezzi dell'insieme degli alimenti e delle bevande sono cresciuti di più, quelli del cosiddetto paniere, come è il caso, tra gli altri, delle patate, del latte, della pasta eccetera.
L’arcipelago non solo possiede il paniere della spesa più caro, con un aumento del 12,5% annuo, ma guida anche, in modo negativo, l’aumento di questo stesso gruppo di controllo dei prezzi, quello dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche, per i primi otto mesi dell'anno, con il 7,5%. Si tratta dell'aumento più alto tra tutte le comunità autonome.
In questo quadro sconfortante, durante l'anno abbiamo avuto anche la crisi/speculazione dell'avocado HASS, prodoto locale che è arrivato a costare anche 15€/Kg mentre a Madrid costava 2€/kg.
Poi è stato il turno delle patate che sono arrivate a costare 4,50€/kg, in quanto alcune larve di coleottero furono rilevate in un campo coltivato nella contea del Kent (Inghilterra), bloccando le importazioni di patate dalla Gran Bretagna e nelle Isole Canarie. C'è da dire, che la produzione locale soddisfa al massimo il 40% del fabbisogno e quindi molto viene importato dal Regno Unito. Questo problema poi risolto ha fatto rientrare il prezzo ma sempre al di sopra del prezzo medio prima della crisi.
e infine l'olio d'oliva che continua con la sua crescita inarrestabile. Ma qui ci sarebbe un lungo discorso da fare.
La scusa dell'aumento del prezzo dovuta allo scarso raccolto degli ultimi anni , dovuto a fattori climatici non regge, con dati alla mano.
Lascio dei link dove potrete leggere e comprendere che la narrazione dello scarso raccolto dovuto al cambiamento climatico, lascia il tempo che trova:
Questi aumenti del costo della vita hanno avuto un impatto significativo sul potere d'acquisto delle famiglie dell'arcipelago.
Secondo un'indagine dell'ISTAC, il 70% delle famiglie ha dichiarato di aver avuto difficoltà a far fronte alle spese quotidiane nel 2023.
Il governo delle Canarie ha adottato una serie di misure per cercare di contenere l'aumento dei prezzi, tra cui il congelamento di alcuni prodotti essenziali e l'introduzione di sussidi per le famiglie a basso reddito. Tuttavia, queste misure non sono state sufficienti a fermare l'aumento del costo della vita.
Il carrello della spesa nel 2024
Il futuro dei prezzi dei prodotti alimentari e delle spese generali delle famiglie per il 2024, non dovrebbe prevedere aumenti straordinari del prezzo dei prodotti alimentari, oltre "all'aumento regolare" che si verifica di mese in mese.😱
C’è però un aspetto importante da considerare. Molti prodotti alimentari presenti nei supermercati godono attualmente di una IVA ridotta o addirittura sono senza, una strategia attuata dal Governo per mitigare l’impatto del forte aumento dei prezzi.
Questa IVA ridotta o a zero rimarrà in vigore almeno fino all'estate di quest'anno. Tuttavia, vi è incertezza su cosa accadrà dopo la stagione estiva, poiché esiste la possibilità che questa misura di agevolazione venga eliminata. Se ciò si verificasse, sia i beni di prima necessità che gli alimenti di base come pasta o olio subirebbero un ulteriore aumento dei prezzi.
Questa situazione continuerà a mettere a dura prova il potere d'acquisto delle famiglie canarie, soprattutto quelle a basso reddito.
La crisi del Canale di Suez e Panama.
In questo quadro non certo entusiasmante, si è aggiunta e non si vede per il momento una soluzione la crisi del canale di Suez e di Panama che comporterà certamente ripercussioni sull'economia Spagnola e Canaria.
È difficile prevedere quanto durerà la crisi. Tuttavia, è probabile che le sue conseguenze si faranno sentire per tutto il 2024. Nel caso in cui la crisi dovesse protrarsi, i prezzi delle materie prime continueranno a salire e i rifornimenti potrebbe essere a rischio.
Leggi l'articolo completo (in spagnolo) del 21 gennaio 2024
Le implicazioni per le Isole Canarie.
Innanzitutto, l'aumento dei prezzi delle materie prime potrebbe avere un impatto negativo sull'economia delle isole. Le Canarie sono un'economia aperta che dipende dall'importazione di materie prime, come il petrolio, i generi alimentari e i metalli industriali. L'aumento dei prezzi potrebbe portare a un aumento dell'inflazione.
In secondo luogo, la crisi potrebbe provocare problemi di approvvigionamento.
Le Canarie importano una parte significativa delle proprie materie prime attraverso i due canali. L'interruzione o la forte limitazione del traffico potrebbe portare a ritardi nelle consegne e a un aumento della volatilità dei prezzi.
In terzo luogo, la crisi potrebbe avere un impatto negativo sul turismo, essendo una destinazione turistica popolare, che è la principale attività economica delle isole. L'aumento dei prezzi dei voli e dei servizi turistici potrebbe rendere le Canarie meno accessibili.
Alla luce dei fatti, al momento, è difficile prevedere l'entità dell'impatto della crisi sulle Isole. Tuttavia, è probabile che se questa situazione si prolungasse nel tempo, questa avrà un impatto negativo sull'economia dell'arcipelago.
POVERTA' - fenomeno in aumento costante
Tanto per essere chiari oltre il 36% delle persone alle canarie è sulla soglia della povertà o a esclusione sociale.
Secondo il rapporto AROPE (At Risk of Poverty and/or Exclusión) le conclusioni, sono molto preoccupanti:
Qui sotto un grafico che rappresenta molto bene lo stato endemico della povertà delle canarie rispetto alla Spagna Peninsulare. Il reddito medio per persona nel 2002 è stato di 10.716€ pari a 898€ al mese.
Quasi 800.000 persone nelle Isole Canarie (su circa una popolazione di 2 milioni e duecentomila abitanti) sono a rischio povertà, il 36,2% degli abitanti.
Nel 2022, nelle Isole Canarie, 787.860 persone erano a rischio di povertà e/o esclusione sociale, ovvero il 36,2% della popolazione è l'1,6% in meno rispetto all'anno precedente, il che colloca l'arcipelago come la seconda comunità autonoma, dopo Estremadura, con la più alta percentuale di persone a rischio di povertà e/o esclusione sociale.
il costo degli alloggi con l'insufficiente sostegno alle famiglie con minori sono fattori chiave per la generazione di povertà in Spagna e alle Canarie.
Il grafico di cui sopra, rappresenta molto bene la situazione di estremo disagio in cui vivono i Canari, i quali non si possono permettere di mangiare carne o pesce almeno ogni due giorni.
La popolazione in povertà ha spese superiori al 40% del proprio reddito. A rischio sono anche i bambini, nelle Isole Canarie quasi 377.000 ragazzi e ragazze e adolescenti sono a rischio povertà e/o esclusione sociale, il numero più alto dell’intera serie storica e ben al di sopra delle altre fasce di età.
Ti invito a guardare questo video, e ti renderai conto che le Canarie non sono il paradiso che sembra.
LAVORO - una spina costante nel fianco dell'arcipelago.
Quando si tratta di prospettive di lavoro, è fondamentale comprendere il tessuto economico e le dinamiche del mercato del lavoro in questa regione. In particolare, il settore del turismo svolge un ruolo preponderante, ma i salari spesso non rispecchiano appieno l'attrattiva delle isole.
Turismo principale fonte di lavoro
Le Canarie sono una destinazione turistica di fama mondiale, che attraggono milioni di visitatori ogni anno. Il turismo è il pilastro su cui si regge l'economia delle isole. Ciò si traduce in numerose opportunità di lavoro nei settori alberghiero, della ristorazione, del divertimento e delle attività ricreative.
Tuttavia, il settore turistico è noto per la sua stagionalità e dipendenza da fattori esterni, come le condizioni economiche globali, l'influenza sanitaria dovuta a restizioni e l'aumento dei prezzi dovuto a crisi economiche e guerre. Le fluttuazioni possono portare a periodi di contrazione economica e instabilità lavorativa.
Salari Bassi
Nonostante la forte affluenza turistica, i salari alle Canarie tendono a essere inferiori rispetto ad altre regioni dell'Europa. I lavoratori nel settore turistico, che costituisce una fetta significativa della forza lavoro, possono trovarsi a fronteggiare stipendi modesti, specialmente nelle posizioni di base. La stagionalità del turismo è una delle principali cause di questa disparità salariale, poiché durante i periodi di bassa stagione molti lavoratori possono essere sottopagati o addirittura rimanere senza lavoro o prendere la disoccupazione nel migliore dei casi. Anche qui tanto per essere chiari un salario buono nel settore turistico per posizioni medio/basse si aggira al massimo sui 1.400€/mese/netti (la media sono 1.200/netti/mese)
Retribuzione elevata alle Canarie
Per trovare lavoro alle Canarie con una buona retribuzione, è essenziale considerare diversi fattori, tra cui competenze, lingue, esperienza professionale e settori in crescita. Se vuoi lavorare e guadagnare bene alle Canarie e non venire a tirare la cinghia, devi investire in una istruzione e formazione di alta qualità, che può aumentare le possibilità di ottenere un lavoro ben remunerato. Certificazioni e diplomi in settori in crescita possono essere particolarmente vantaggiosi.
Conoscere lo Spagnolo è essenziale per comunicare con il contesto locale. Tuttavia, conoscere anche l'inglese è un grande vantaggio, specialmente nel settore turistico e in ambiti legati al business internazionale. Inoltre, nel settore turistico conoscere altre lingue europee, come tedesco o francese, può essere un plus considerando l'afflusso di turisti da queste nazioni.
A proposito leggi il post: vivere in Spagna e non parlare spagnolo
A proposito leggi il post: Canarie: la regione con la più alta insoddisfazione per il lavoro e mancanza di opportunità
Avere un solido background professionale nel tuo campo può fare la differenza.
Di seguito, alcuni dei settori dove trovare lavoro al di fuori del settore turistico:
Energie Rinnovabili: Considerando gli investimenti nelle energie rinnovabili alle Canarie, lavorare in questo settore potrebbe offrire opportunità interessanti.
Assistenza alla persona: il settore dell'assistenza alla persona è in forte crescita, a causa dell'invecchiamento della popolazione e della crescente domanda di servizi di cura. Le professioni più richieste sono quelle di operatore socio-sanitario, infermiere, fisioterapista e assistente domiciliare.
Tecnologia: il settore tecnologico è in continua espansione, grazie alla posizione strategica delle Canarie, che le rende un hub ideale per le aziende tecnologiche internazionali. Le professioni più richieste sono quelle di sviluppatore software, ingegnere informatico, data scientist e project manager.
Turismo di lusso: Invece di concentrarsi solo sul turismo di massa, il settore del turismo di lusso può offrire opportunità per retribuzioni più elevate.
Alcuni esempi di lavori con salari alti (lordi) alle Canarie:
Direttore di hotel: stipendio medio: €110.000
Chef di un ristorante stellato: stipendio medio: €100.000
Analista finanziario: stipendio medio: €60.000
Ingegnere software: stipendio medio: €70.000
Medico: stipendio medio: €60.000
Ingegnere meccanico: stipendio medio: €50.000
Naturalmente, il salario esatto di un lavoro dipende da una serie di fattori, tra cui l'esperienza, le competenze e la posizione. Ad esempio, un direttore di hotel con esperienza in una grande catena alberghiera può guadagnare molto di più di un direttore di hotel con poca esperienza in un piccolo hotel indipendente.
In generale, le Canarie offrono buone opportunità di lavoro per persone qualificate e con esperienza.
In conclusione, trovare lavoro alle Canarie con una buona retribuzione richiede una combinazione di competenze specializzate, come le lingue, l'esperienza professionale e una buona comprensione dei settori in crescita. Investire nella formazione e titoli, migliora significativamente le prospettive lavorative.
Pensionati - rischio esclusione
Anche qui bisogna distinguere perché non è più per tutti. Ad oggi con tutti i rincari che si susseguono anche il pensionato assiste inevitabilmente alla continua erosione del suo potere d'acquisto.
Per farla breve, un pensionato italiano (una persona) che vuole trasferirsi alle Canarie, specialmente nelle due Isole maggiori, Tenerife e Gran Canaria deve avere una pensione di almeno 1.600€/netti/mese (se deve pagare un affitto) e ci sta stretto! Poi molto dipende dallo stile di vita. Ovviamente se si fà un cambio vita, e questo vale per tutti, non ha senso venire alle Canarie per avere più o meno lo stesso tenore di vita "spaccando il centesimo".
Di conseguenza per una coppia, i conti sono presto fatti, ci avviciniamo ai 2.000€/mese, ti ricordo che il governo spagnolo chiede come requisito economico almeno 650/700€ al mese a persona di solvibilità.
CONCLUSIONE:
Il 2023 è ormai un ricordo, e la mia percezione dell'entusiasmo iniziale è sfumata, dando spazio a una valutazione più realistica della vita alle Canarie. Sebbene vi siano punti positivi, come il clima, la tranquillità sociale relativa e alcuni servizi efficienti, noto un lento ma costante deterioramento in diversi indicatori, ormai da qualche anno.
Sebbene il clima e l'ambiente a dimensione d'uomo siano ancora punti di forza, l'aumento dei reati e l'immigrazione, insieme ad altri segnali di declino, potrebbero far riflettere su quanto le Canarie siano ancora vantaggiose per tutti.
Tuttavia, secondo me le Canarie possono essere ancora un luogo conveniente per alcune categorie specifiche di persone. In particolare, i nomadi digitali, gli imprenditori che possono gestire le proprie attività da remoto o che sono coinvolti nell'importazione di prodotti italiani, coloro che investono nell'immobiliare e i pensionati con un reddito mensile significativo (almeno 2.000€) questi possono tarre maggior beneficio dall'ambiente delle Canarie.
Ritengo quindi, che le Canarie rimangono una meta appettibile solo per determinati profili di persone, per gli tutti gli altri vuol dire fare un salto nel buio.
Spero sinceramente che il post su Canarie 2023 - Bilancio tra molte ombre e poche luci, ti sia piaciuto e che tu lo abbia trovato esaustivo e interessante. Dedico molta passione e tempo per creare contenuti completi, pensati appositamente per soddisfare la curiosità e il desiderio di scoprire luoghi e costumi sempre interessanti.
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Emilio - Italiano alle Canarie
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